Pannelli Fotovoltaici Flottanti

Uno dei problemi principali nelle installazioni di impianti fotovoltaici è lo spazio che richiedono. Per ogni Kilowatt di potenza dobbiamo calcolare almeno 7-8 mq di superficie occupata. Spazio che comunque non deve presentare ombreggiature, nemmeno parziali. Capiamo bene che non sempre si hanno a disposizione tanti metri quadri, specie se parliamo di sistemi da diversi centinaia di kilowatti.

I pannelli fotovoltaici flottanti risolvono questa situazione andando a prendersi lo spazio in mare. Si chiamano così perchè galleggiano sul mare o su lago o palude andando ad occupare uno spazio che normalmente non è fruibile.

L’idea di installare il fotovoltaico flottante è nata proprio dal problema dell’ occupazione dello spazio pubblico. Sono nate tante polemiche circa l’utilizzo di terreni agricoli per il fotovoltaico. Montarli sui tetti non sempre è facile, dunque perchè non sfruttare aree marine o lacustri?

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L’obiettivo principale di questa tecnologia è dunque quello riutilizzare gli spazi che abbiamo a disposizione soprattutto in mari, fiumi e laghi.

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Questo tipo di installazione non solo sfrutta uno spazio che spesso non è utilizzato, ma riduce la quantità di evaporazione dell’acqua non piu’ sottoposta ad insolazione diretta.

I pannelli fotovoltaici, come si sa riducono le loro performance alle alte temperature, la presenza di acqua sotto i pannelli riesce ad abbassare la temperatura permettendo una maggiore produzione di corrente elettrica.

Quello che non deve mancare in un impianto fotovoltaico flottante è l’esposizione solare. L’incidenza diretta della radiazione solare è infatti fondamentale affinché le celle dei moduli presentino la migliore efficienza nel convertire la radiazione solare in energia elettrica , in quanto più luce diretta riceve il pannello fotovoltaico, più energia elettrica verrà generata.

Questo perché il funzionamento delle celle fotovoltaiche che compongono i moduli fotovoltaici è estremamente dipendente dall’ingresso di particelle luminose (fotoni) al loro interno.

I vantaggi del fotovoltaico flottante sono legati sicuramente al “raffreddamento” dei moduli che permette efficienze maggiori e alla possibilità di sfruttare spazi inutilizzati. Un po’ come accade anche in un impianto fotovoltaico ibrido che sfrutta il calore per scaldare l’acqua da usare per uso sanitario.

Da non sottovalutare anche l’impatto ambientale dovuto alla “mancata evaporazione” dell’ acqua di un bacino idrico. Ciò è dovuto al fatto che gli impianti fotovoltaici flottanti sono dispiegati sulle superfici d’acqua, forniscono ombra alle superfici, quindi riducono la quantità di radiazione solare che raggiunge il superficie dell’acqua e limitano anche l’interazione del vento sulle superfici.

Il vantaggio combinato di questi elementi può comportare una riduzione dell’evaporazione dell’acqua e dunque riduzione idrica.  Tuttavia, è estremamente difficile da esattamente
quantificare l’effetto netto sulla perdita per evaporazione dell’acqua a causa della distribuzione di impianti poiché in generale questi sistemi sono installati su una frazione del totale superficie dell’acqua.

In fotovoltaico flottante in Italia non ha preso molto piede, anche per via degli enormi costi di installazione e per la mancanza di incentivi statali.

 

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fotovoltaico-flottante impianto galleggiante di Bomhofsplas da 27,4 MW nei Paesi Bassi

In Europa il piú grande impianto fotovoltaico galleggiante si trova sul lago Bomhofsplas che si trova nella località di Zwolle nei Paesi Bassi. Distribuito su un’estensione di 18 ettari, sul lago galleggiano un totale di 72.000 moduli fotovoltaico per una potenza totale di 27,4 MW.

Fornisce elettricità a 7200 abitazioni della zona utilizzando pannelli solari trasparenti in vetro in modo che la luce con il riflesso dell’ acqua aumenti le performance dei pannelli. I moduli inoltre sono abbastanza lontani dall’acqua per consentire un buon flusso d’aria.

In totale, solo il 30% della superficie del lago è ricoperta di pannelli. 

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